In questi giorni le aziende del Gruppo UBI stanno rilasciando i giudizi di valutazione professionale per l’anno 2014 e, come già negli anni passati, sembrano perdere l’occasione per usare in modo costruttivo uno strumento prezioso per sé e per i dipendenti.
Una valutazione seria presupporrebbe obiettivi chiari, aspirazioni e potenzialità ben censite ma, soprattutto, un costante confronto tra valutatore e valutato.