NUOVO MODELLO DISTRIBUTIVO: NON CI SIAMO PROPRIO…
E’ proseguito in data 3 dicembre 2010 il confronto relativo alla rimodulazione dell’attuale Assetto Distributivo della Rete Commerciale, decisa dalla Banca e che troverà attuazione dal prossimo 1° gennaio. In apertura d’incontro la Banca ha consegnato alle OO. SS. alcuni dati – alcuni dei quali precedentemente già richiesti dalla FALCRI – inerenti, in particolare, il numero complessivo dei portafogli “Small Business”, la nuova classificazione delle Filiali, le variazioni delle attuali deleghe creditizie assegnate alle Filiali, il numero complessivo delle nuove posizioni lavorative potenzialmente attivabili (RAC e RSO) e le relative condizioni per l’attivazione.
La FALCRI, dopo un primo breve esame di quanto prospettato dalla Controparte, non ha potuto che constatare l’incoerenza degli effettivi interventi di modifica al Modello Distributivo di Rete rispetto sia alle ragioni che ne avrebbero dovuto giustificare l’introduzione che all’originaria impostazione del modello stesso. Le misure da attuare, ad avviso della FALCRI, contrastano con gli obiettivi da perseguire e precedentemente dichiarati dalla stessa Azienda quali, principalmente, il miglioramento dei tempi di risposta alla clientela e la massimizzazione dell’efficacia dei processi operativi da ottenere con il reimpiego di Risorse nell’area commerciale. Inoltre, i suddetti interventi determineranno quasi certamente effetti negativi sui futuri percorsi professionali mentre le tanto conclamate attivazioni/potenziamento di alcune figure professionali (RAC e RSO) in molti casi resterebbero solo “potenziali”(…).