La Corte Suprema di Cassazione, seconda sezione civile, con la sentenza n. 10748 del 24 febbraio 2011, ha stabilito che la banca ed i propri dipendenti, se in sede giudiziale viene accertata una condotta irregolare nei confronti della clientela, sono perseguibili per Legge.
La Suprema Corte – confermando il provvedimento di sanzione pecuniaria nei confronti della banca, la quale si è poi rivalsa sui propri dipendenti, inflitta con Decreto del Ministero dell’Economia su proposta della Consob – ha difatti ravvisato, nel caso esaminato, la violazione del generale dovere di diligenza, da parte dei dipendenti, previsto dal Testo Unico bancario al titolo VI “Trasparenza delle Condizioni Contrattuali e dei Rapporti con la Clientela”.
sentenza Cassazione 10748 del 16 maggio 2011