PIANO INDUSTRIALE DI INTEGRAZIONE 2007 – 2010
Lo scorso 14 agosto, dopo una lunga trattativa durata oltre due mesi, è stato sottoscritto, nel Gruppo UBI, un accordo sul PIANO INDUSTRIALE DI INTEGRAZIONE per il periodo 2007 – 2010.
La portata e l’importanza dell’argomento hanno impegnato tutto il Sindacato in un delicato confronto che possiamo dichiarare conclusosi positivamente con la sottoscrizione di un accordo, con i vertici di UBI BANCA, che tutela i colleghi di tutto il Gruppo. I dipendenti ricorderanno quanto prospettato da UBI BANCA, in fase di presentazione del progetto industriale, circa le pesanti ricadute, riguardanti anche le garanzie salariali, sulle lavoratrici e sui lavoratori del Gruppo, conseguenti al trasferimento delle risorse umane in UBI Sistemi e Servizi.
Inoltre, si rammenteranno le preannunciate manovre di esternalizzazione di alcune attività, il possibile ridimensionamento di tutti gli organici delle Banche Reti, dei poli territoriali e del ruolo della Banca del Sud.
A seguito del difficile confronto e di quanto, quindi, definito nel citato accordo, la fusione tra BANCA LOMBARDA e BPU BANCA avverrà nel rispetto del ruolo centrale e primario che ricoprono le risorse umane e passerà attraverso tutta una serie di garanzie normative ed economiche che salvaguardano le esigenze e le aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori di tutte le aziende del Gruppo UBI. Infatti, ricapitolando i punti salienti del PROTOCOLLO D’INTESA SINDACALE (disponibile integralmente sul nostro sito www.falcriubi.it), evidenziamo che per i 2.300 colleghi che lavoreranno in UBI Sistemi e Servizi sono state definite importantissime garanzie occupazionali, di stabilità del rapporto di lavoro, di rientro nelle Banche di provenienza.
Si è ottenuto, poi, un piano di mobilità, contenuto negli effetti logistico-territoriali, che riconosce adeguati trattamenti economici da erogare ai colleghi interessati dai trasferimenti. Inoltre, per i processi di riconversione e riqualificazione professionale sono stati previsti piani di formazione tecnica e comportamentale il più possibile condivisi.
Per quanto attiene alla manovra aziendale di efficientamento, alla stessa si darà corso attraverso il piano di prepensionamento incentivato al quale i colleghi potranno aderire esclusivamente su base volontaria.
L’accordo raggiunto prevede, in tutto il Gruppo, la stabilizzazione, entro il 30/6/2009, con contratti a tempo indeterminato di 425 risorse. Saranno inseriti un numero di addetti, con contratti di somministrazione lavoro – o a tempo determinato a 6 mesi – corrispondente alla sostituzione delle uscite previste dal piano di efficientamento presso le Banche Reti.
Per quanto riguarda Banca CARIME, inoltre, l’accordo prevede la stabilizzazione (sempre entro il 30/6/2009) di 18 risorse pari al numero dei contratti di somministrazione (lavoro interinale) e di quelli a tempo determinato presenti in Azienda.
Esplicitiamo, in breve, i contenuti dell’accordo sottoscritto lo scorso 14 agosto.
Principali garanzie per i colleghi interessati dall’accentramento (a partire dal 1 ottobre 2007) in UBI Sistemi e Servizi delle attività di supporto e servizio di Gruppo
Tutti i rapporti di lavoro dei colleghi di UBI Banca interessati dalla “cessione di ramo d’azienda” a UBI S. resteranno in capo a UBI Banca, con contestuale temporaneo distacco presso UBI S. sino al 31/12/2010.
A decorrere dal 1/1/2011 i rapporti di lavoro del medesimo personale, saranno automaticamente trasferiti, senza soluzione di continuità, in capo a UBI S. conservando l’anzianità di servizio maturata al momento del passaggio, nonché tutti i diritti soggettivi acquisiti.
A decorrere dal 1/1/2009 e fino al 30/6/2009 i colleghi il cui rapporto di lavoro sarà trasferito a UBI Sistemi e Servizi avranno facoltà di richiedere il rientro in UBI Banca, o il trasferimento del rapporto di lavoro in altra Società del Gruppo. UBI Banca si impegna a mantenere il controllo di UBI Sistemi e Servizi per un periodo minimo di 7 anni. Nel caso di esuberi in UBI Sistemi e Servizi che dovessero manifestarsi nell’arco di 10 anni, i colleghi avranno diritto, su richiesta, al ripristino del rapporto di lavoro direttamente con UBI Banca o con altra Società del Gruppo iscritta all’ABI.
Analogo diritto al ripristino del rapporto di lavoro verrà riconosciuto, sempre su richiesta del collega interessato, anche nel caso di diversa dislocazione geografica delle sedi di UBI Sistemi e Servizi che comporti il trasferimento collettivo di lavoratori – tra la vecchia e nuova sede di lavoro – superiore a 100 chilometri .
In caso di alienazione del pacchetto di controllo a soggetto terzo non operante nel settore del credito e limitatamente ai casi di tensioni occupazionali, UBI Banca si impegna a riconoscere al Personale interessato e per un periodo di 10 anni dalla data di alienazione, le stesse garanzie di ripristino del rapporto di lavoro di cui sopra.
Accesso al Fondo di Solidarietà (esodo volontario)
Entro i limiti quantitativi previsti dai piani di efficientamento, a tutti coloro che presenteranno domanda di passaggio al Fondo, sarà riconosciuta, in caso di accoglimento, una incentivazione su base mensile, da quantificarsi nella misura necessaria a garantire un trattamento lordo economico pari al 70% dell’ultima retribuzione lorda percepita.
Qualora giunga a compimento l’iter di riforma del sistema pensionistico di cui al “Protocollo su previdenza, lavoro e competitività per l’equità e la crescita sostenibili”, sottoscritto dalle Parti Sociali il 23/7/2007, il trattamento lordo economico sarà pari all’80% dell’ultima retribuzione lorda percepita. A decorrere dal mese successivo all’eventuale entrata in vigore della citata Riforma, il suddetto trattamento economico riguarderà sia i lavoratori già aderenti al Fondo sia quelli che vi accederanno in data successiva.
Ai fini del calcolo dell’incentivazione all’esodo verrà presa in considerazione la retribuzione tabellare del mese di cessazione inclusiva delle componenti ad personam, rapportata ad anno (RAL), con esclusione degli importi corrisposti a titolo di premio incentivante, di “una tantum” annuali, di liberalità di voci erogate a titolo di indennità e rimborso spese, nonché di quelle non ricorrenti.
A coloro che accedono al Fondo con fruizione delle prestazioni in forma rateale, sarà riconosciuta, quale ulteriore incentivazione all’esodo, una somma tempo per tempo prevista per il periodo di permanenza nel Fondo, pari al valore attualizzato dei contributi a carico della Banca da versare sul Fondo previdenziale.
Ai lavoratori che aderiscono al Fondo – sia che l’erogazione della prestazione straordinaria avvenga in forma rateale, sia che il Lavoratore abbia prescelto l’erogazione in unica soluzione – saranno mantenute, per tutto il periodo di permanenza nel Fondo, le stesse condizioni bancarie (tassi, mutui, ecc.) applicate al Personale in servizio; qualora il Lavoratore abbia prescelto l’erogazione in unica soluzione, il mantenimento è subordinato alla condizione che egli non svolga per conto proprio – o di terzi – attività in concorrenza con le Aziende del Gruppo. Agli stessi saranno mantenute, per lo stesso periodo, le coperture per l’assistenza sanitaria con le medesime prestazioni previste per il Personale in servizio.
Piano di incentivazione alla quiescenza (esodo volontario)
Ai Dipendenti che avendo già maturato o avendo in corso di maturazione il diritto alla quiescenza, a condizione che la relativa finestra di uscita sia comunque non oltre il 1/1/2009, decidano di cessare dal servizio per entrare in quiescenza prima del compimento del 65° anno di età, verrà offerto un incentivo economico secondo le seguenti misure: 12 mensilità per coloro che hanno un’età anagrafica sino al compimento del 60° anno di età; 8 mensilità oltre 60 e sino al 63° anno di età; 4 mensilità oltre 63 e sino al 64° anno di età.
Figli dei Dipendenti (CANDIDATURE PER ASSUNZIONI)
Le Banche del Gruppo si impegnano ad accogliere, e quindi a far partecipare alle prove di selezione, le candidature relative a tutti i figli dei Dipendenti che abbiano presentato domanda irrevocabile di cessazione del rapporto di lavoro per l’adesione al Fondo di Solidarietà, ovvero per accesso alla pensione di anzianità, vecchiaia o invalidità A.G.O.
A tal fine, il Gruppo UBI Banca si impegna a riservare a tale tipologia di assunzioni una quota pari ad almeno il 6% degli inserimenti previsti nell’arco del Piano Industriale.
Inoltre, nell’ambito delle iniziative volte a favorire il ricambio generazionale presso Banca CARIME, si prevede che, al raggiungimento della piena adesione al piano di incentivazione all’esodo, i dipendenti che decideranno di rassegnare dimissioni irrevocabili per aver maturato i requisiti per la liquidazione di pensione AGO o per altre causali, con esclusione delle richieste di accesso al Fondo di Solidarietà, potranno ottenere l’assunzione del proprio figlio che abbia superato positivamente le prove di selezione, senza diritto ad incentivi economici.
Solo per Banca CARIME tale ultima possibilità resta anche valida per le ulteriori 60 uscite costituenti ricambio generazionale.
Resta inteso che l’assunzione del figlio sarà attuata con contratto di lavoro a tempo indeterminato, contestualmente alla cessazione dal servizio del genitore.
Per ogni ulteriore chiarimento sui contenuti e sull’attuazione del suddetto PIANO INDUSTRIALE, i nostri Dirigenti sindacali sono sempre a completa disposizione.