In data odierna le Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto l’intesa di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore Creditizio e Finanziario (CCNL Abi). Riportiamo in sintesi i seguenti punti:
TRATTAMENTO ECONOMICO: aumento mensile a regime di 435 euro per la figura media (3A4L) in quattro tranche: 1 luglio 2023 – 250 euro 1 settembre 2024 – 100 euro 1 giugno 2025 – 50 euro 1 marzo 2026 – 35 euro A dicembre, oltre la quota di aumento tabellare sopra descritta verranno quindi erogati gli arretrati per 1.250 euro, sempre con riferimento alla figura media (3A4L).
TFR: viene ristabilita dal 1 luglio 2023 la piena base di calcolo. ORARIO DI LAVORO: dal 1 luglio 2024 l’orario di lavoro settimanale si ridurrà di 30 minuti e passerà da 37 ore e 30 minuti a 37 ore.
DURATA CONTRATTO: scadenza 31 marzo 2026.
CABINA DI REGIA: rafforzata la funzione con riferimento a processi di evoluzione dei modelli organizzativi del lavoro, cambiamenti conseguenti a nuove tecnologie e digitalizzazione delle banche.
PARTECIPAZIONE: introdotta possibilità di individuare forme di partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alla vita delle imprese, per la gestione del cambiamento e del benessere sui luoghi di lavoro.
COMMISSIONE NAZIONALE PER LA SICUREZZA: aumentate le funzioni anche al fine di contrastare lo stress da lavoro correlato.
OBBLIGHI DELLE PARTI: eliminato il divieto di prestare la propria opera a favore di terzi, ferme le limitazioni di legge. BUONO PASTO: l’importo minimo sale da 1,81 euro a 4 euro (limite attuale per la defiscalizzazione cartacea).
POLITICHE COMMERCIALI: l’accordo 8 febbraio 2017 diventa parte integrante del CCNL e quindi un preciso articolo contrattuale.
COMPORTO MALATTIA: l’aumento del 50% del periodo di comporto sarà riconosciuto anche in caso di disabilità ai sensi dell’art. 3, comma 3, legge 104/92 (c.d. “gravità”). MATERNITÀ E PATERNITÀ: eliminato il limite complessivo dei cinque mesi, anche i periodi di interdizione anticipata (c.d. “gravidanza a rischio”) verranno retribuiti al 100%. MISSIONI: restano ferme le indicazioni chilometriche e i relativi rimborsi economici, ma vengono aumentate di un giorno mensile il numero di giornate escluse dal computo della diaria.
FUNGIBILITÀ: è resa strutturale la piena fungibilità nell’ambito della categoria quadri direttivi e i tempi di maturazione dell’inquadramento superiore e dei connessi vari livelli dei QD passano da cinque a sei mesi, in adeguamento alle previsioni di legge.
TRASFERIMENTI CONSENSUALI: restano invariati l’età anagrafica e i limiti chilometrici. Aumenta da 22 a 23 anni di servizio il requisito dell’anzianità.
DICHIARAZIONE CONGIUNTA SU MOLESTIE E VIOLENZE: diventa un articolo del contratto.
FORMAZIONE, INNOVAZIONE TECNOLOGICA E BILATERALITÀ: aumentate le ore complessive di formazione retribuita da 32 a 37 ore annue; introdotta assistenza di Abi e delle Segreterie Nazionali su richiesta degli organismi sindacali aziendali per il raggiungimento di accordi collettivi.
FONDO PER L’OCCUPAZIONE: aumentati i contributi per favorire l’occupazione stabile anche nel Mezzogiorno, la staffetta generazionale, introdotto un ulteriore contributo per le aziende che non ridurranno gli organici e rafforzato il finanziamento alla parte emergenziale del fondo di solidarietà a favore delle lavoratrici e dei lavoratori licenziati senza possibilità di aderire alla parte straordinaria del Fondo di solidarietà.
FONDO DI SOLIDARIETÀ: introdotta la possibilità di effettuare la cosiddetta staffetta generazionale su base volontaria (riduzione dell’orario di lavoro tre anni prima dell’uscita con integrazione economica parziale e copertura contributiva previdenziale piena, con relativa assunzione di giovani).
INCLUSIONE E PARI OPPORTUNITA’: valorizzazione delle tematiche con rimando al lavoro delle specifiche Commissioni.
PROSOLIDAR: istituito specifico articolo contrattuale, con previsione di aumento del contributo facoltativo annuo da 6 a 10 euro. Le intese prevedono quindi un forte riconoscimento economico, nuove tutele per le lavoratrici e i lavoratori e l’introduzione di strumenti necessari per gestire i cambiamenti del settore rivenienti dall’innovazione tecnologica e dai processi di digitalizzazione. I contenuti del rinnovo saranno sottoposti alle assemblee per dare voce alle lavoratrici e ai lavoratori sulle intese raggiunte. Roma, 23 novembre 2023