Nei giorni scorsi, BPPB ha sinteticamente comunicato alle OO. SS. gli ultimi risultati di bilancio: 11 milioni di euro di utile e la conseguente distribuzione ai soci di un dividendo pari a 0,04 centesimi di euro. Il tutto grazie soprattutto all’operazione di acquisto, da parte di BPPB, delle Filiali ex UBI. Le OO. SS. hanno accolto, ovviamente, con favore tale comunicazione.
Bene! E’ indubbio che gli ottimi risultati conseguiti dalla Banca sono da ascrivere in primis a tutto il Personale di BPPB che nonostante la congiuntura negativa (pandemia, crisi economica, operazione straordinaria di acquisizione delle Filiali ex UBI e conseguente integrazione delle stesse) ha continuato a profondere, con alto senso di responsabilità, ogni sforzo produttivo, anche in presenza di un’organizzazione aziendale che non ha accompagnato nel migliore dei modi l’acquisizione delle Filiali ex UBI.
Fin qui la naturale logica delle cose! Eppure, a fronte di quanto sopra evidenziato, la BPPB ha dichiarato al tavolo negoziale che non intende trattare su una più complessiva piattaforma di rivendicazione in favore di tutte le Lavoratrici e di tutti i Lavoratori. Sempre BPPB ha dichiarato che i recenti accordi raggiunti (che peraltro hanno interessato solo una parte degli istituti previsti dalla contrattazione di secondo livello) sono da ritenersi esaustivi del confronto sull’armonizzazione dei trattamenti economici e normativi da riservare al Personale.
Tale posizione, peraltro, risulta essere in netto contrasto con quanto dichiarato alle OO. SS. dal Dott. Piozzi in diverse occasioni e più precisamente che: il confronto sulla contrattazione aziendale si sarebbe concluso con gli eventuali accordi di armonizzazione da raggiungere sugli istituti e sulle previsioni normative ed economiche vigenti nella ex UBI.
UNISIN, sin dall’inizio, delle trattative ha sempre ritenuto di dover affrontare il confronto con l’Azienda seguendo un’impostazione ben precisa: il tavolo negoziale della contrattazione aziendale deve necessariamente avere l’obiettivo di giungere a positive e complessive soluzioni, in termini di armonizzazione dei trattamenti per tutto il Personale della Banca, frutto della migliore sintesi tra quelli vigenti nella ex UBI e quelli in essere nella BPPB. Purtroppo questa impostazione proposta da UNISIN non ha mai registrato la condivisione unanime del tavolo sindacale.
Considerata l’inaccettabile posizione espressa dalla BPPB, in quanto rappresentativa di una pesante mortificazione per tutto il Personale della Banca, UNISIN ritiene non esserci, al momento, le condizioni per un sereno e proficuo confronto, tra le Parti, all’interno dell’Azienda.
BPPB, nel caso in cui non rivedesse prontamente le proprie posizioni, si assumerà la responsabilità di un’eventuale fase di agitazione e mobilitazione delle Lavoratrici e dei Lavoratori, di cui nessuno oggi avverte l’esigenza.
Infine, si ritiene, per ragioni di massima trasparenza verso i Colleghi tutti, di informare il Personale della BPPB circa la proposta rivendicativa rassegnata dalle OO. SS. all’Azienda. Pertanto sul nostro sito www.unisinubi.it si potrà consultare il testo integrale della piattaforma proposta a BPPB con la finalità di ottenere per tutti i Colleghi il mantenimento, per quanto possibile, delle migliori previsioni normative ed economiche in essere nella ex UBI Banca.