INCONTRO DI GRUPPO ISP del 25 gennaio 2021
In data odierna si è tenuto l’incontro sindacale di Gruppo con all’ordine del giorno l’illustrazione del modello di valutazione delle prestazioni applicato in ISP e denominato “UpPER”.
Ad inizio incontro, su sollecitazione delle OO. SS., l’Azienda ha comunicato tutta una serie di informazioni inerenti gli interventi di “razionalizzazione della Rete sportellare” da effettuare a seguito dell’incorporazione di UBI in ISP.
Pertanto dalle informazioni ricevute, a differenza di quanto comunicato da ISP nei giorni scorsi, alla base della “repentina” stesura dell’elenco riassuntivo degli interventi di accorpamento delle Filiali e Centri Imprese in ISP (consegnato alle OO. SS. nei giorni scorsi) sembrerebbero non esserci solo motivazioni di carattere “tecnico” ed “economico” (razionalizzazione dei costi delle locazioni degli immobili dove oggi sono ubicate le Filiali di ISP e UBI) bensì anche ragioni di tipo commerciale e organizzativo.
Ciò, dal punto di vista sindacale, richiederebbe il pronto avvio di un apposito percorso di negoziazione finalizzato ad individuare e disciplinare tutte le ricadute in capo ai Colleghi coinvolti. Ricordiamo che l’incorporazione di UBI in ISP, la cui procedura deve essere esaurita nei temi e nelle modalità adeguate, presuppone un confronto negoziale complesso e delicato in quanto coinvolge circa 14.000 Dipendenti dell’oramai ex UBI Banca e, pertanto, riteniamo non auspicabile il rischio di trattare le ricadute sulle Lavoratrici e i Lavoratori nel mentre queste siano già in atto. Tale evenienza striderebbe in modo evidente con la tradizione delle proficue relazioni industriali che per decenni ha caratterizzato UBI Banca (e tutte le diverse Realtà bancarie che unendosi l’hanno costituita negli anni) e che ha permesso all’ex terzo Gruppo bancario italiano di raggiungere risultati eccellenti.
Abbiamo accolto l’esito dell’OPAS di INTESA SANPAOLO su UBI Banca con serenità e fiducia anche alla luce delle dichiarazioni dei vertici di ISP che fin dai primi giorni hanno tenuto a confermare l’attenzione massima per il Personale proveniente da UBI, ritenendolo elemento da valorizzare per la buona riuscita dell’integrazione tra i due Gruppi bancari.
Urge ora operare per evitare che i Colleghi di UBI, non avendo oggi nessuna certezza sul proprio destino professionale (il 12 aprile si avvicina), inizino a percepire l’operazione societaria di ISP come un evento “svilente” della propria condizione lavorativa e, quindi, non in linea con quanto dichiarato dai Vertici di ISP.