Nuovo accordo tra Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin con Abi. Nelle filiali ingressi contingentati (rapporto uno a uno tra clienti e lavoratori); distanza di sicurezza, mascherine e guanti per i dipendenti; obbligo di appuntamento se risale il contagio
Roma, 12 maggio 2020. Cambiano le “regole” per l’accesso in banca a partire da lunedì 18 maggio, in linea con le disposizioni del governo sulla cosiddetta “Fase 2”: ingressi contingentati nelle filiali, anche senza appuntamento, ma con rapporto massimo di uno a uno tra numero di clienti e lavoratori, per andare incontro alla maggiore mobilità delle persone iniziata lo scorso 4 maggio.
Scatterà, comunque, immediatamente l’obbligo di prenotazione telefonica e sarà stabilità una riduzione dell’operatività delle agenzie bancarie nelle zone in cui l’aggravamento del rischio sanitario comporterà l’adozione di più rigorose misure di contenimento della mobilità dei cittadini da parte delle istituzioni. Nelle filiali sarà rispettato sempre il mantenimento della distanza di sicurezza, sarà garantita la disponibilità di dispositivi di protezione individuale per tutte le lavoratrici e i lavoratori bancari. Sono queste le principali novità dell’accordo sottoscritto oggi tra i sindacati bancari Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin con l’Abi secondo il quale verranno valutati i test sierologici per i dipendenti.
«Considerato l’attuale stato delle evidenze scientifiche relative ai test sierologici (che ne attesta il rilievo ai fini di indagini epidemiologiche – e non diagnostici – indispensabili per garantire la protezione dall’emergenza sanitaria in atto), le Parti effettueranno le opportune valutazioni a seguito di quanto verrà disposto dalle competenti Autorità sanitarie» si legge nel testo del verbale sottoscritto dai segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin (Lando Maria Sileoni, Riccardo Colombani, Giuliano Calcagni, Massimo Masi ed Emilio Contrasto) e dai rappresentanti dell’Abi.
Per andare incontro alle esigenze dei dipendenti con figli di età fino a 14 anni, quindi ancora alle prese con la didattica a distanza in tutte le scuole di ogni ordine e grado, le banche valuteranno con i sindacati soluzioni solidaristiche con il ricorso della “banca del tempo” fino al 31 luglio 2020 (strumento introdotto con il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del 19 dicembre scorso), tenendo comunque conto della possibilità di ricorrere ai congedi indennizzati introdotti con i decreti legge 23/2020 e 27/2020 varati dal governo. In relazione alle libertà sindacali, entro il 30 giugno 2020 i sindacati e l’Abi valuteranno soluzioni sperimentali per lo svolgimento “in remoto” delle assemblee del personale.