Firmato oggi da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin con Abi un nuovo accordo sulla prevenzione, il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 nel settore bancario
Roma, 24 marzo 2020. Accesso della clientela in banca solo con appuntamento su tutto il territorio nazionale. Garantire la distanza “di sicurezza” pari ad almeno un metro nelle filiali tra il personale e gli utenti, in attesa dell’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale, in particolare di mascherine. Installazione di barriere in plexiglas e impegno ad acquistare, nel più breve tempo possibile, i dispositivi di protezione individuale da distribuire soprattutto alle lavoratrici e ai lavoratori con contatto con il pubblico, a partire dalle zone a maggior rischio di contagio. Questi, in sintesi, i punti principali di un nuovo accordo, dopo quello del 16 marzo, firmato oggi dai sindacati Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin con l’Abi volto ad assicurare la prevenzione, il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 nel settore bancario. Secondo l’intesa di oggi pomeriggio, raggiunta in una riunione in videoconferenza sollecitata dalle organizzazioni sindacali che ieri avevano annunciato la mobilitazione della categoria, il 2 aprile ci sarà un nuovo incontro per verificare l’attuazione dell’accordo e in particolare gli interventi di pulizia e sanificazione all’interno delle aziende.
Qui di seguito, il testo del verbale di incontro di oggi:
– Il 16 marzo 2020, le Parti hanno condiviso un Protocollo recante “Misure di prevenzione, contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19 nel settore bancario”.
– Consapevoli dei continui aggiornamenti del quadro normativo di riferimento sull’argomento, le Parti hanno anche preso l’impegno a proseguire “l’analisi congiunta dell’evoluzione dell’emergenza e dei provvedimenti che verranno adottati dalle competenti Autorità per aggiornare” il Protocollo medesimo.
– le Parti nazionali ribadiscono la prioritaria attenzione a garantire le condizioni di salute e sicurezza per tutte le persone interessate, lavoratrici, lavoratori e clientela e hanno conseguentemente mantenuto una costante comunicazione e un canale di riflessione e confronto congiunto per individuare con tempestività idonee iniziative per contribuire a gestire nel settore l’attuale fase di emergenza sanitaria da Covid-19 alla luce di quanto sopra le Parti hanno condiviso quanto segue Le Banche danno immediata applicazione alle disposizioni emanate dalle competenti Autorità.
Alla luce di quanto contenuto in alcune delle più recenti disposizioni delle Autorità, che prevedono che le banche – nel garantire la continuità dei servizi previsti dai DPCM 11 marzo 2020 e DPCM 22 marzo 2020 – devono utilizzare modalità di lavoro che favoriscano la prenotazione con appuntamenti a favore dell’utenza, in modo da evitare assembramenti, le Parti individuano tale modalità di prenotazione con appuntamento quale soluzione da adottare su tutto il territorio nazionale.
Con riferimento ai dispositivi di protezione individuale e in particolar modo alle “mascherine” – da utilizzarsi in conformità a quanto previsto dalla legge e dalle indicazioni delle competenti Autorità nazionali e internazionali – tenuto conto del perdurare della difficoltà di approvvigionamento e della prioritaria destinazione alle strutture sanitarie impegnate nella lotta contro il coronavirus, le Banche si impegnano a porre in essere le necessarie soluzioni organizzative per mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro quale principale misura di contenimento della diffusione del virus nonché l’adozione di ulteriori misure alternative a ridurre il rischio di contagio.0
Nel rispetto della predetta prioritaria destinazione, le Banche confermano l’impegno ad acquistare i DPI (in particolare le mascherine) per assegnare ai dipendenti con contatto con il pubblico, a partire dalle zone a maggior rischio di contagio, ove risultino di più difficile concreta adozione le misure organizzative per mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro nonché di quelle alternative (ad es. plexiglass).
Le Parti nazionali concordano di effettuare una riunione il giorno 2 aprile 2020 in attuazione di quanto previsto nell’Analisi Congiunta di cui al Protocollo condiviso 16 marzo 2020 al fine di verificarne le modalità attuative tra cui gli interventi di pulizia e sanificazione in azienda.