Le iniziative del 13 settembre indette dalle OO.SS. del Gruppo per manifestare assoluta contrarietà alle operazioni di esternalizzazione deliberate da UBI, hanno fatto registrare una elevatissima adesione da parte delle colleghe e dei colleghi del Gruppo, con numeri che sono andati ben al di là di quelli dei circa 200 lavoratori (fra “ceduti” e “distaccati”) oggi colpiti dalle cessioni di rami di azienda alle società Accenture e BCube.
La protesta, come noto, si è articolata attraverso assemblee e presidi nelle 8 piazze interessate dalle cessioni (Bari, Bergamo, Brescia, Chieti, Cuneo, Jesi, Milano e Pesaro), ma anche Arezzo e Torino si sono aggiunte per sostenere e conferire maggior forza all’iniziativa, all’insegna dell’unità e della solidarietà nel mondo del lavoro.
Una partecipazione straordinaria su tutte le piazze che hanno visto complessivamente alcune migliaia di persone manifestare il loro dissenso, simbolicamente riassunto dallo striscione “NO ESTERNALIZZAZIONI!” dietro il quale 500 colleghi a Bergamo hanno gremito e colorato la piazza.
È stata, quindi, UNA GIORNATA IMPORTANTE PER LA QUALE RINGRAZIAMO I TANTI CHE VI HANNO PARTECIPATO, trasformandola nella conferma della capacità di rappresentanza e mobilitazione del Sindacato in UBI, utile punto di partenza del confronto negoziale vero e proprio: un confronto che si preannuncia estremamente complesso e dall’esito non scontato, considerato altresì che la questione esternalizzazioni ha attinenza sia con le previsioni del Contratto nazionale in vigore, sia con le rivendicazioni che – con l’obiettivo di rafforzare l’area contrattuale – sono presenti nella piattaforma di rinnovo del CCNL del Credito in discussione in queste settimane È con questa consapevolezza che ci apprestiamo ai prossimi incontri, il primo dei quali, secondo quanto avevamo richiesto nei giorni scorsi, ci vedrà impegnati con i vertici del Gruppo martedì prossimo, 17 settembre.
Dell’andamento di tale incontro e dei successivi, già calendarizzati per il 19 e 20 settembre, vi daremo tempestivamente conto.