INCONTRO DEL 21 FEBBRAIO 2019
Nella giornata di giovedì 21 febbraio è proseguito il confronto relativo all’esternalizzazione del Servizio Stampe Centrali di UBISS con sede a Milano.
Ricordiamo che secondo la lettera informativa di avvio della procedura, l’operazione si configura come cessione di “ramo d’azienda” a G.S.D. – Gestione Servizi Digitali SRL (cessionaria), neonata società appartenente al Gruppo S.E.M. – Servizi Editoriali Milano SPA, che applica il CCNL dell’industria grafica.
L’operazione prevede che a G.S.D. siano “ceduti” i 5 lavoratori di UBISS attualmente in servizio all’ufficio Stampe, nonché trasferiti in regime di “distacco” i 10 colleghi che già operano presso l’ufficio Stampe Centrali di UBISS, ma che risultano a libro paga di altre società (UBI Banca e IWBank, con cui manterranno il proprio rapporto di lavoro).
Nel corso dell’incontro precedente avevamo avanzato alla controparte una serie di richieste, che possono essere così sintetizzate:
– per i 5 lavoratori ceduti l’applicazione sia del CCNL del credito che degli istituti della contrattazione di secondo livello in vigore in UBISS;
– solide e durature garanzie occupazionali, nonché forme di tutela rispetto al rischio di licenziamenti illegittimi (l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori attualmente applicabile ai lavoratori coinvolti, in assenza di specifiche previsioni verrebbe messo a rischio dalle caratteristiche dimensionali dell’azienda cessionaria);
– un sistema di ammortizzatori sociali analogo a quello garantito dal Fondo di solidarietà del credito;
– adeguate forme di tutela per i 10 dipendenti in distacco.
In apertura all’incontro del 21 febbraio l’azienda ha presentato le sue prime proposte che segnano però una profondissima distanza rispetto alle rivendicazioni sindacali, a partire (solo per citare alcuni aspetti) dall’aver ammesso l’applicazione del CCNL del credito per un arco temporale limitatissimo o dall’aver elaborato, rispetto alla nostra richiesta di mantenimento della tutela reale dell’articolo 18, una formulazione che in realtà non fornirebbe nessuna protezione rispetto ai licenziamenti illegittimi.
Abbiamo pertanto manifestato la nostra insoddisfazione e reiterato tutte le richieste.
La controparte ha dichiarato che presenterà una nuova proposta in occasione del prossimo incontro calendarizzato indicativamente il 12 marzo.
Tale occasione dovrà vedere un significativo passo in avanti da parte dell’azienda, indispensabile affinché una operazione che sta alimentando un pesante clima di incertezza e preoccupazione, possa chiudersi con una soluzione che dia adeguate garanzie ai 15 lavoratori coinvolti e rassicuri tutti i dipendenti del Gruppo rispetto al proprio futuro personale e professionale.