“Fin dal suo insediamento abbiamo potuto apprezzare lo stile del Presidente Patuelli che ha portato un’ondata moralizzatrice di cui l’Associazione, ed il mondo del credito in generale, avevano ed hanno bisogno dopo la precedente stagione ed i casi di mala gestione che hanno riguardato importanti banche”, afferma il Segretario Generale di UNISIN, aderente a CONFSAL, Emilio Contrasto a margine dell’assemblea annuale dell’ABI – l’Associazione Bancaria Italiana – svoltasi oggi a Roma.
Tra gli intervenuti, oltre ai vertici di ABI e delle Banche italiane, il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria che hanno anche portato il loro contributo, ed esponenti del mondo politico, sindacale ed istituzionale.
Il Segretario Generale di UNISIN-CONFSAL esprime “apprezzamento per la relazione del Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli” al quale “va altresì riconosciuto il merito di aver saputo apprezzare il ruolo delle Organizzazioni Sindacali di Settore, improntando il modello di Relazioni Industriali adottato nel Settore, pur nella diversità dei ruoli, a quell’imprescindibile reciproco rispetto che è condizione necessaria per la gestione delle crisi e dei momenti di difficoltà, che negli ultimi anni hanno fortemente scosso il sistema bancario italiano, e rispetto al quale si intravede, finalmente, una significativa inversione di rotta che va consolidata e rafforzata. L’ABI deve fattivamente sostenere le richieste del Sindacato volte ad individuare e punire in modo esemplare i responsabili delle crisi che hanno portato alla liquidazione di importantissime realtà bancarie del Paese, distrutto posti di lavoro e rubato il risparmio di tantissime famiglie”.
Anche in questo senso, secondo Contrasto “la capacità di comprendere l’importanza del ruolo del Sindacato e del confronto, pur aspro ma sempre rispettoso, è un merito che riconosciamo al Presidente Patuelli e che, siamo certi, verrà preservato anche con l’annunciato avvicendamento alla guida del Comitato degli Affari Sindacali e del Lavoro (CASL). A tal proposito salutiamo e ringraziamo Eliano Omar Lodesani per il lavoro svolto e ci congratuliamo con Salvatore Poloni per il nuovo prestigioso incarico, che sarà formalizzato oggi, augurandogli buon lavoro”.
“In vista della prossima trattativa sul rinnovo del contratto nazionale – continua il Segretario Generale di UNISIN-CONFSAL – è molto positivo il fatto che anche il Presidente dell’ABI rivolga la sua attenzione alla necessità di garantire il ruolo centrale della contrattazione nazionale ed a tutelare il lavoro ed in particolare i più giovani. Efficienza ed economicità non possono essere la scusa per trasferire quote di salario fisso a quello variabile o per impedire la redistribuzione ai Lavoratori degli utili da tempo richiesta dal Sindacato.
Occorre anche salvaguardare il Settore, rafforzando e integrando l’area contrattuale al fine di ricomprendere anche i cosiddetti nuovi mestieri, contrastare l’esternalizzazione di pezzi di attività, tutelare le imprese dal rischio di azioni speculative, onde evitare facili ed economiche scalate del capitale da parte di operatori stranieri che potrebbero poi fare spezzatino delle Banche italiane.
Tutto ciò, con buona pace della politica che – contrariamente ad altri Paesi UE – ha ripetutamente dimostrato di non sapere o volere proteggere un Settore che rappresenta la spina dorsale del Paese, consentendo addirittura l’introduzione di norme svantaggiose e discriminanti per le banche italiane”.
In riferimento al tema sempre caro al Governatore Visco, quello del rapporto tra numero di sportelli e popolazione che in Italia continuerebbe ad essere più elevato rispetto alla media UE, Contrasto ritiene che “non è un parametro significativo per confrontare il sistema bancario nazionale con quello di altri Paesi in quanto bisogna tener conto di numerosi altri fattori, in primis le reali esigenze della clientela ed il digital divide che ancora penalizza significative realtà. In questo senso, i temi della digitalizzazione e dell’innovazione in generale rappresentano delle sfide ineludibili, rispetto alle quali UNISIN non si sottrae nella convinzione che i processi di cambiamento vadano governati e non subiti, al fine di centrare il duplice obiettivo di accrescere la competitività delle banche italiane e garantire livelli e qualità dell’occupazione, fattori, questi ultimi, che sono determinanti per la stessa competitività del Sistema”.