Nel corso della riunione odierna le organizzazioni sindacali del credito (Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin), in risposta alla proposta di proroga fino a 12 mesi dei Contratti collettivi nazionali di lavoro scadenti il 31 dicembre, inviata loro dall’ABI il 28 maggio scorso, hanno deciso di rispondere unitariamente chiedendo la posticipazione di 6 mesi della scadenza dei termini entro i quali effettuare le disdette dei contratti stessi.
I segretari generali hanno ritenuto di accogliere in questo modo l’apertura offerta dall’ABI ad avviare il negoziato senza correre il rischio che possa essere viziato, sin dall’inizio, da momenti di tensione e frattura.
La proroga dal 30 giugno al 31 dicembre dei termini per esercitare le disdette consentirà infatti di giungere, entro il prossimo autunno, alla presentazione di una piattaforma negoziale facendo salve le decorrenze e le scadenze contrattualmente oggi previste.
È stato dunque comunemente apprezzato e condiviso il senso di responsabilità con cui, diversamente dal passato, si è segnalato di voler affrontare un delicato percorso di forte cambiamento strutturale del sistema bancario, partendo dal consolidamento di relazioni sindacali mature e costruttive.