UNITA’ SINDACALE FALCRI – SILCEA – SINFUB ha da sempre, con fermezza e convinzione, respinto le riforme del lavoro del Governo Renzi che, dietro il paravento di una denominazione anglofona quale quella di “Jobs Act” utile a strizzare l’occhio a fini propagandistici alle riforme americane ed a gettare fumo negli occhi a chi lavora e a chi purtroppo non lavora, è servita a buttare via importanti risorse economiche della collettività illudendo giovani e disoccupati che avrebbero finalmente potuto varcare la soglia del mondo del lavoro.
In Italia, invece, il Jobs Act si è concretizzato nella sostanziale libertà di licenziamento e nell’annientamento di un sacrosanto principio di civiltà giuridica: il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento dichiarato illegittimo dal giudice. Il Governo Renzi, con il Ministro del Lavoro Poletti, ha portato a compimento il disegno avviato dal Governo Monti con l’allora Ministro del Lavoro Fornero attraverso la modifica dell’art. 18!
Questo Sindacato continuerà a denunciare e contrastare in tutte le sedi e con tutti i mezzi queste politiche del lavoro che sono devastanti per l’economia nazionale e per il tessuto sociale del Paese!
Con la medesima determinazione, UNITA’ SINDACALE FALCRI – SILCEA – SINFUB ha da sempre evidenziato come anche le politiche di incentivazione all’occupazione, avviate di pari passo all’introduzione del Jobs Act e consistenti in significativi sgravi contributivi a favore delle imprese che assumono, erano un modo inefficiente di investire delle risorse – che sarebbero probabilmente state più produttive se destinate ad investimenti strutturali con conseguente vera e sana crescita occupazionale – e comportavano l’effetto di dopare il mercato del lavoro, gonfiando fittiziamente e temporaneamente i dati sulle assunzioni mentre l’occupazione restava sostanzialmente al palo, oltre a prestarsi a manipolazioni facilitate dalla neo introdotta facilità di licenziare per poi assumere nuovo personale e beneficiare degli incentivi.
La verità è venuta fuori, nel corso degli ultimi tempi, non appena gli incentivi all’occupazione sono stati ridotti o limitati, con il crollo delle assunzioni.
Adesso, è con un misto di sgomento e sorpresa che apprendiamo della volontà del Governo Gentiloni, con lo stesso Ministro del Lavoro Poletti, di affiancare ai prossimi bonus sulle assunzioni dei giovani che saranno introdotti dalla Legge di Bilancio 2018 (e che si dice che dovrebbero consistere in uno sgravio dei contributi pari al 50% per i primi due o tre anni per le imprese che assumeranno giovani con contratto a tempo determinato, oramai contratto a tutele crescenti) una norma anti-licenziamento con il fine di impedire di licenziare lavoratori per sostituirli con le assunzioni agevolate.
Finalmente, di fatto, anche il Governo ammette alcuni degli effetti distorsivi delle proprie riforme.
Come UNITA’ SINDACALE FALCRI – SILCEA – SINFUB apprezziamo questo intento con la consapevolezza ed il favore del “meglio tardi che mai”!