Questo è quanto sta emergendo in questi giorni e lascia letteralmente basiti. E’ opportuno che tutti i colleghi del Gruppo ne siano a conoscenza.
La trattativa per la completa definizione del Contratto Aziendale di UBI e UBIS (che in prospettiva riguarderà anche i colleghi delle tre Bridge Banks e delle Società prodotto) sta entrando nel vivo ed emerge sempre più chiaramente la volontà dell’azienda di fare “tabula rasa” di diritti storici, a dimostrazione del passaggio in SPA. Lascia sconcertati l’approccio verso quei capitoli che hanno un’elevata valenza sociale: borse di studio per figli studenti, indennità varie, pacchetto giovani, permessi retribuiti, permessi Legge 104/92. Alcuni esempi:
Permessi retribuiti.
Attualmente la normativa copre varie casistiche con giorni specifici di permesso a seconda della problematica (inserimento figli all’asilo, ricovero familiari, ricovero figli, assistenza intervento chirurgico, ciclo terapie, visite mediche, ecc…).
Il “taglio” proposto risulta inspiegabile soprattutto considerando che l’utilizzo medio pro-capite dei permessi risulta essere di 3,42 ore all’anno (lo ribadiamo, ORE, non giornate)!
Un dato medio nettamente inferiore a quello delle giornate di festività soppresse o di banca delle ore, scadute e non fruite, su cui l’azienda fa già ampiamente cassa!
Evidentemente infastidita da cotanto “abuso”, l’azienda vuole intervenire con un taglio drastico.
Borse di studio per i figli.
L’azienda conferma la volontà di “tagliare” in maniera pesantissima, togliendo pure il riconoscimento per chi studia “con merito”.
Rimane inascoltata la richiesta di estendere la possibilità di fruire di ulteriori permessi per legge 104 a tutti i dipendenti del Gruppo, lasciando perdurare una discriminazione odiosa proprio tra chi si trova in condizioni di maggiore difficoltà.
I DIPENDENTI: UNA ZAVORRA E UN FASTIDIO?
Anzichè addivenire ad un nuovo Contratto Aziendale al passo coi tempi e soprattutto con una attenzione particolare al Welfare, l’azienda sembra guidata da uno spasmodico obiettivo di “taglio radicale dei costi”. In questo modo il sospetto che “qualcuno” voglia scaricare sui Dipendenti i costi dell’acquisizione delle 3 Bridge Banks si fa sempre più evidente.
Eppure per meglio comprendere quanto i Dipendenti del Gruppo UBI abbiano effettivamente bisogno di essere “raddrizzati” basterebbe questo dato:
– media annua assenze per malattia nel settore privato in Italia 18,4 giorni;
– media annua assenze per malattia in UBI Banca 5,23 giorni;
E pensare che la trattativa sul nuovo Piano Industriale non è ancora iniziata…