COMUNICATO UNITARIO
Il confronto con l’azienda sul Clima e le Politiche commerciali è proseguito nella giornata di giovedì scorso 6 aprile. In tale occasione abbiamo richiamato l’azienda, da subito, al rispetto degli Accordi vigenti (sia nazionali che di Gruppo UBI).
Da parte sindacale abbiamo ribadito la denuncia di comportamenti illegittimi e vessatori oltre ad aver formulato concretamente delle proposte.
LE DENUNCE: MR. IKEA & C.
L’Accordo firmato da ABI e le Segreterie Nazionali l’8.2.2017 prevede 180 giorni di tempo per costituire a livello di Gruppo un organismo bilaterale.
Per le scriventi OO.SS. questa Commissione bilaterale dovrà esaminare tutte le denuncie (con redazione di apposito verbale – “verba volant…”) dei comportamenti in contrasto con gli Accordi vigenti sia nazionali che di Gruppo: minacce indebite scritte e/o verbali, pressioni illegittime, richiesta di report non previsti, invio di classifiche comparative, etc.
L’obiettivo della Commissione sarà quello di favorire interventi volti a “correggere” quei comportamenti distonici, intervenendo (o, se volessimo utilizzare le parole di un DT, “rieducando”) su coloro che si renderanno responsabili di comportamenti già definiti dalla stessa azienda “INACCETTABILI”!
Le funzioni di controllo della banca, a partire dalla Compliance, dovranno avere una parte attiva nel processo, affinché siano messe a conoscenza di quanto accade in “prima linea” e possano adottare i provvedimenti del caso.
Andranno al contrario valorizzati i comportamenti di coloro che operano nel rispetto delle regole e delle persone, e realizzano buone pratiche da diffondere.
Chi deve iniziare a reinterpretare il proprio ruolo sono quei “personaggi” (Mr. Ikea in primis) che si sentono onnipotenti, che considerano le persone alla stregua di numeri, i clienti degli agrumi da “spremere”, la banca terra di conquista personale.
“Fare numeri”, incrementare i ricavi non è facile, farlo con responsabilità ancora di meno: ma l’unica via per mantenere e rafforzare quel legame di fiducia (perché la banca “vende” fiducia, prima che prodotti o servizi) indispensabile, che ci lega alla nostra clientela, passa ai diversi livelli gerarchici nel rapporto con i colleghi, con una formazione specifica, in particolare per chi ricopre ruoli di responsabilità e gestisce il personale, nel rispetto delle regole.
Abbiamo ribadito la necessità di un incontro con il Responsabile delle Politiche Commerciali, che auspichiamo si concretizzi a breve, per avere un confronto che ci permetta di capire che tipo di politica commerciale intende perseguire il Gruppo UBI, se quella dei “numeri immediati senza se e senza ma” o quella della qualità e dell’innovazione volta a creare valore nel tempo.
Ricordiamo che l’Accordo di Gruppo sottoscritto il 26 novembre 2010 prevede che “la rilevazione dei dati e dei risultati commerciali” sia “effettuata esclusivamente sulla base di standard predisposti ed approvati a livello centrale, evitando il ricorso a strumenti e modalità approntati ad hoc…”.
PERTANTO I COLLEGHI SONO A NOSTRO GIUDIZIO LEGITTIMATI AD ASTENERSI DALLA COMPILAZIONE DI REPORT CHE SIANO UNICAMENTE IL FRUTTO DELLA FANTASIA DI QUALCHE DT E CHE ANDRANNO SEGNALATI TEMPESTIVAMENTE AL SINDACATO.
LE PROPOSTE
COMMISSIONE CLIMA, SEGNALAZIONI
– costituzione di Commissioni sul “Clima aziendale”, secondo le indicazioni dell’Accordo nazionale del 8.2.2017 siglato fra ABI e Segreterie Nazionali, con articolazioni per macroaree territoriali in linea con la nuova organizzazione del Gruppo;
– partecipazione nelle Commissioni di componenti delle funzioni di controllo: Compliance, Audit, Risk Management;
– introduzione di uno strumento ad hoc, esterno al Gruppo e che garantisca l’anonimato, a disposizione dei colleghi per segnalare i comportamenti non in linea con gli Accordi.
REPORTISTICA
Ridefinizione delle attuali modalità operative, talvolta basate su “Report” e richieste continue ed assillanti di dati/previsioni di vendita, attraverso regole che rispettino i colleghi e che siano limitate ai soli casi di necessità ed urgenza. Va rafforzata la pianificazione del lavoro e la fiducia nei collaboratori.
Ricevere, nel corso della medesima giornata, diverse telefonate con richieste talvolta assurde (“Quante polizze venderai oggi?”), è una PERDITA DI TEMPO PER TUTTI!
DIRITTO ALLA DISCONNESSIONE
Definizione di regole per limitare l’invasività rispetto alla sfera personale del lavoratore delle nuove apparecchiature tecnologiche e dei nuovi strumenti (email, telefonate, messaggi, ecc.) utilizzati al di fuori dell’orario di lavoro, garantendo la distinzione fra tempi di lavoro e tempi di vita e la salvaguardia di questi ultimi.
Una sfida culturale (già oggetto di interventi legislativi in altri Paesi), volta ad assicurare i tempi della vita privata e del riposo per “staccare”, “disconnettendosi”.
FORMAZIONE
Individuazione di specifici percorsi formativi, in particolare per i Direttori Territoriali e per chi ha ruoli di gestione del personale, atte a favorire:
– la conoscenza degli Accordi nazionali e aziendali in materia di Clima e Politiche commerciali;
– una cultura volta a valorizzare e motivare “positivamente” i collaboratori.
BEST PRACTICE
Diffusione delle migliori pratiche e dei comportamenti virtuosi, che si basano in particolare sul “gioco di squadra” e sul rafforzamento del rapporto di fiducia con i collaboratori.
VIDEOCONFERENZE, RIUNIONI e CIRCOLARI
– Creazione di un servizio di consulenza che offra assistenza e chiarimenti in caso di difficoltà o dubbi sull’interpretazione di Circolari e/o Quaderni Normativi, spesso lunghi e articolati, per garantire a chi è in “prima linea” il dovuto supporto;
– regolamentazione delle video-conferenze e delle riunioni, sia per quanto riguarda la frequenza (assurdo convocare diverse volte alla settimana i Responsabili di filiale), sia l’orario, che deve essere coerente con l’orario e le previsioni contrattuali, nel rispetto delle necessità individuali e familiari dei colleghi.
Vi terremo aggiornati sul proseguito della TRATTATIVA, e vi invitiamo a continuare a segnalarci comportamenti anomali e/o vessatori.