Come era purtroppo prevedibile, il gravissimo sottodimensionamento degli organici ha determinato, nelle Strutture produttive dell’EX CARIME, condizioni di lavoro inaccettabili che quotidianamente mettono a rischio la sola ordinaria operatività.
LA SITUAZIONE CON IL RECENTE ESODO DI PERSONALE, A CUI NON E’ SEGUITO ALCUN INSERIMENTO DI NUOVA FORZA LAVORO, E’ DIVENUTA PESANTISSIMA!
LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE OGNI GIORNO E’ ALLE PRESE CON VERE E PROPRIE ACROBAZIE PER TENTARE DI GARANTIRE LA CORRENTE E CORRETTA OPERATIVITA’ DELLE FILIALI.
NON OSIAMO IMMAGINARE COSA SUCCEDERA’ CON L’INIZIO DELLA FRUIZIONE DELLE FERIE NEL PERIODO ESTIVO!
Tale ingestibile situazione, NON DEGNA DI UNO DEI PRIMI GRUPPI BANCARI ITALIANI, ovviamente ha l’effetto di determinare insostenibili condizioni di stress lavorativo per i Colleghi e nuoce fortemente anche all’immagine della Banca che potrebbe apparire come non in grado di garantire adeguati livelli di servizio alla clientela. Basti pensare a diversi Gestori chiamati a svolgere servizio di cassa oramai a tempo pieno.
E i budget? Quelli no, vanno garantiti sempre (un po’ come i livelli minimi di assistenza sanitaria…).
Ma come è possibile richiedere risultati sempre più performanti ai Lavoratori nel mentre si riducono gli organici e, di conseguenza, s’indebolisce la stessa capacità produttiva delle Strutture di Rete?
IN OGNI CASO, SIA CHIARA UNA COSA: LE CONSEGUENZE NEGATIVE PER LE STRUTTURE EX CARIME, DERIVANTI DA TALI CRITICITA’, NON POTRA’ ESSERE IMPUTATA AI COLLEGHI CHE, INVECE, QUOTIDIANAMENTE CERCANO DI OVVIARE ALLE MANCANZE DI CHI DOVREBBE METTERE IN CONDIZIONI LA RETE DI LAVORARE ADEGUATAMENTE!!!